L’unione perfetta

“La donna sta al vertice della creazione. Questo è il suo posto ed è il suo dharma ed essa non deve perderlo, perché se lo perde ci saranno guerre, sofferenze e crudeltà, poiché Lei è l’opposto di tutte queste cose.”

Maharishi Mahesh Yogi

 

Nel mio sentire non esiste un giorno preciso per festeggiare il femminile così come non esiste un giorno solo per celebrare il padre, la madre o l’amore. Il giorno di festa collettivo può essere però uno spunto per riflettere sull’importanza di queste esperienze. In particolare come donna e come insegnante di yoga in classi costituite per la maggior parte da donne, ogni volta comprendo la bellezza e l’importanza dell’elemento femminile nella pratica e nella vita.

Nella cultura indù le donne hanno un ruolo centrale:  le donne sono la manifestazione della Shakti(energia divina). Shakti o Devi  la Grande Madre, è il potere della vita e della manifestazione dell’esistenza, il motore del divenire. E’ la natura e la forza per l’evoluzione naturale.  Senza  la parte femminile, il  maschile, che rappresenta la coscienza, diventa senza forza. Si dice infatti, che senza Devi il dio Shiva è cadavere. Esattamente come l’elemento femminile senza il maschile diverrebbe sterile e privo di significato. Abbiamo bisogno sia del femminile che del maschile in parti uguali, per la creazione, per mantenere tutta la vita in equilibrio. E lo yoga nella sua visione unificante, ci insegna ogni volta a superare ogni dualità per celebrare l’Unione perfetta.

Oggi la mia pratica in classe è dedicata completamente a questa esperienza e un allievo, l’unico della giornata tra tante splendide donne, mi ha detto che ha molto apprezzato la pratica yin che ho proposto dichiarando che si sente in perfetta armonia con il suo femminile, che Dio lo benedica! L’invito nella pratica Yin in cui ci si muove assecondando le qualità di questo aspetto, è di scivolare in un ascolto profondo del corpo, arrendendoci alla posizione e lasciando che l’asana entri pian piano nel corpo e ne prenda la sua forma. L’asana o postura non è una immagine alla quale modellarsi, ma anzi si adatta al nostro corpo e alle sue possibilità. Nessuna sfida, nessuna lotta, nessun conflitto tra ideale e reale; la realtà viene osservata, ascoltata e accolta come unica possibilità, come verità finale. Si scivola in profondità nella pratica, il corpo si arrende e la mente si fa docile. La Terra materna e solida ci sostiene come una madre gentile e tutto fluisce morbido e armonioso come l’Acqua in ciò che la contiene. Nella nostra società così esigente e competitiva, la resa diviene quasi un errore, una debolezza, un difetto. Ma saper accettare è l’unico passo verso la consapevolezza e la scoperta di ciò che siamo veramente, e da qui si che possiamo effettuare una trasformazione ed essere l’unico possibile, pacifico cambiamento. Quel cambiamento cui c’invitano i grandi Maestri, a cui ci esortava la voce ferma e gentile del Mahatma Gandhi.

Credo che l’8 marzo, possa essere vissuto anche in un modo nuovo, come riscoperta della vera Coscienza delle donne che troppo spesso non gli uomini, ma le donne stesse dimenticano entrando in logiche e comportamenti così lontani dalla loro natura profonda.

Swami Sivananda diceva :“in Occidente la donna è moglie, in India è madre e se la donna è pura , può salvare e purificare l’uomo” e forse, aggiungo io anche l’umanità.

Al mondo niente è più cedevole dell’acqua.
La Via dell’acqua è infinitamente ampia è incalcolabilmente profonda. 
Si estende indefinitamente e fluisce senza limiti. 
Abbraccia tutta la Vita senza preferenze. 
Non cerca ricompense, arricchisce il mondo intero senza mai esaurirsi. 
La sua Natura sottile non può essere afferrata, colpiscila e non la danneggierai, forala e non la ferirai, tagliala e non la squarcerai, bruciala e non farà fumo. 
Cedevole e fluida non può essere distrutta, riesce a penetrare anche nel metallo e nella pietra. 
E’ così forte da sommergere il mondo intero. 
Si concede a tutti gli esseri, senza ordine di preferenza. 
Essa è definita suprema virtù. 
Il motivo per cui l’acqua impersona questa suprema virtù è perchè essa è cedevole e morbida. 
Quindi, io dico che le cose più morbide dominano le cose più dure. 
Il non-essere non ha lacune, perciò la Via è davvero grande. (Lao Tzu)

Elisa