Viaggiare insieme

“Vorrei che le persone si rendessero conto che lo yoga non è toccare le dita dei piedi.”
(Gary Kraftsow)

 

Visi arrossati, determinazione, coraggio, fiducia, ascolto. E’ una gioia osservare tutto questo nel volto degli allievi e ritrovare il senso del percorso che ho intrapreso.
La loro soddisfazione per essere riusciti in qualcosa che la mente all’inizio definiva impossibile tentando di bloccare l’azione, lo stupore nel trovare nell’inspiro successivo l’energia per mantenere una postura ancora più a lungo mentre i muscoli bruciano, il sorriso dopo la prima sensazione di frustrazione quando perdono l’equilibrio, la volontà di superare la stanchezza della giornata, l’abbandono e l’arresa all’immobilità finale, i visi distesi e sereni alla fine della lezione.
Sapere che la posizione del guerriero ha risvegliato nuove energie il giorno successivo, osservare la bellezza di un’allieva che s’impegna con dedizione, sentirmi dire che nonostante la fatica si ha intenzione di proseguire.
Un senso di gratitudine per le persone che, poche o molte non importa, decidono di aver fiducia in me e di farsi guidare anche là dove non si avrebbe voglia di andare, che nonostante la fatica continuano a ri-provare insieme a me ad andare oltre i propri limiti.
I sorrisi, i dubbi, la dolcezza di chi ti guarda come a dirti che non ce la farà mai e invece io so che non è così, l’ostinazione, l’impegno, il sudore, la pazienza, la sopportazione per conoscere il proprio corpo, accettarlo e guarirlo.
Non per piaggeria ma per riconoscenza, approfitto di questo spazio meraviglioso per ringraziar con tutto il cuore chi stende il tappetino davanti al mio e ancora una volta decide di fare un piccolo viaggio insieme.

Namaste
Elisa

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