“Capelli sciolti senza occhiali”

Tredicesimo Episodio

..ci siamo venuti incontro ridendo, l’uno con l’altro. Mi capita spesso di accorciare le distanze con il riso ; sto recuperando tutto il tempo che ho passato, da piccola,con il muso.

Ma chissà quanto altro tempo che ho buttato, oltre il muso lungo dico. Beh sì, fare le trecce a mia cugina più piccola di cinque anni, quando io  ne avevo dieci, è stato tempo sprecato. All’ultimo giro di elastico le scioglieva con gusto. Le prime volte avrei voluto tagliarle i capelli con le forbici come facevo alle mie barbie, così, per la legge del contrappasso. Poi però non l’ho mai fatto e la volta dopo le facevo le trecce e lei, uguale alla volta prima e a quella prima ancora,le scioglieva. Il gioco finì quando diventò abbastanza grande per preferire i codini alle trecce e autonoma a sufficienza per fare da sola.

E sto recuperando anche tutto il tempo che ho passato, da piccola, a non dare baci ma pugni a qualsiasi persona mi capitasse sotto mano. Non era cattiveria. Era il mio modo per volere bene ai compagni di scuola, gli amichetti del parco, e ad un ragazzino sfigato del Paese con il quale decidemmo, all’età di 14 anni, che ” Sì, per me è ok. Possiamo fidanzarci. Non deve saperlo nessuno a parte io e te, ovviamente.”

Leone bacia veramente a ‘prova di attacco di cuore istantaneo’. Ma io mica ho paura di morire! Cioè sì, la morte è l’ unica cosa a cui penso tutte le notti prima di addormentarmi, oltre alla pipì, quando di alzarmi e percorrere un corridoio proprio non se ne parla. Piuttosto scalo l’Everest, ma domani mattina! .

Salutai Leone augurandogli la buona notte.

Lui mi tolse gli occhiali e mi sciolse i capelli : ”  Per il tuo primo giorno di lavoro. Ora vai e dormi. ”

Salii le scale fino a raggiungere la porta di casa. Nel momento esatto in cui girai la chiave mi arrivò dritto alla tempia sinistra una domanda: ma io ero uscita di casa la mattina stessa o giorni prima?!

Mi succede quasi sempre così nelle giornate in cui la mia pelle assorbe più eventi di quelli che succedono per davvero; quando respiro profumi che arrivano da lontano; quando intercetto conversazioni di sconosciuti ma che hanno la sequenza e il tono giusto; quando mastico sapori divorando un misero pacchetto di cracker schiacciato in fondo alla borsa.

Mi butto a pesce sul letto senza svestirmi-sì, sono questi i giorni in cui vivi di più-.

Accendo il pc allungandomi tutta, rischiando la caduta con conseguente rottura del gomito, ma per fortuna tutto bene…“Wayne”… la chitarra di John Frusciante…mi ricorda che devo puntare la sveglia per il mio primo giorno in redazione e “capelli sciolti senza occhiali”…

Una volta e poi un’altra e poi un’altra ancora e poi ancora …

Non avrei dormito quella notte. Oppure avrei dormito benissimo. Due casi. Il bianco o il nero. Come sempre.

 

CHE ORE SONO?! LE 8 50 ?!  ODDIO NON HA SUONATO LA SVEGLIA!!!!!!!!!!!!!!!

…continua….

 

Episodio precedente assolutamente da leggere se te lo sei perso!!