Con-sa-pe-vo-lez-za

‘Adesso vado’ e bla bla bla…

‘Fammi dire l’ultima battuta su questa cosa,poi ti saluto’ e bla bla bla…

‘Perdonami,magari sono troppo frettolosa nel giudicare,però…’  e bla bla bla…

Dopo un’ora di chicchere ,giuro che ho salutato la Nico e me ne sono andata. Lo sapete,la bottega di ‘Facciadastile.it’ ,oltre ad essere un negozio di abbigliamento è un salotto perfetto per scambiare parole,idee,confidenze,quindi mangiare un cioccolatino e bere un caffè.

Le ho fatto una testa tanta,ma dividiamoci le colpe: se tu mi dai corda,io non mi fermo!.

Non saprei dirvi di cosa abbiamo parlato,cioè forse non so dirvi di cosa non abbiamo parlato: un punto di partenza,un brainstorming continuo! So che ad un certo punto sono saltati fuori loro,i ‘Social’: chi oggi non è ‘social’ alzi la mano! Facebook,Instagram,Twitter…sono nuovi mezzi di comunicazione,nuove fonti di ispirazione per outfit,viaggi,cucina…

Cambia la società,cambia il modo di interagire,cambiamo anche noi?!

Il punto è proprio qua: senza accorgercene fino in fondo,a volte, diventiamo subdoli di questo nuovo ingranaggio che poi altro non è che la Società e i suoi modelli e si finisce per cadere nel tranello. Essere più persone in una sola,un pò come ‘Uno,Nessuno,Centomila’ di Pirandello o come ha suggerito il regista di ‘Perfetti Sconosciuti’ nel dire che ognuno di noi ha tre vite e cioè una pubblica,una privata e una segreta… 

Insomma…siamo davvero quello che raccontiamo attraverso una parola,una foto,un luogo,sui Social?!

Possiamo prenderci qualche minuto per pensare…io intanto,tornando a casa,ho cercato il significato della parola ‘Consapevolezza’…non so come mi è uscita,ma credo possa centrare qualcosa…

‘Consapevolezza’: è una condizione in cui la cognizione di qualcosa si fa interiore,profonda,perfettamente armonizzata col resto della persona,in un ‘Io’ coerente. Quel tipo di sapere che dà forma all’etica,alla condotta di vita,alla disciplina rendendole autentiche. 

Sono ancora convinta che questa parola centri qualcosa con la favola di oggi,ma confesso che dopo aver letto la definizione l’istinto è stato quello di alzare la cornetta e chiamare Freud!

Non tutto quello che ci passa per la mente è realizzabile e allora,con il supporto,a distanza, del padre della psicoanalisi, credo che con ‘Consapevolezza’ altro non si intenda che guardarsi allo specchio e vedere quello che oggettivamente c’è da vedere: capelli scuri,chiari,occhi neri,verdi,curve, smagliature,taglia 44,cellulite, seno perfetto,pelle cadente,smalto consumato. Vedere quello che c’ è da vedere: niente di più ma neanche niente di meno!!! E poi guardarsi dentro: difficile questa! Guardarsi dentro è anche poi guardarsi fuori,voglio dire,conoscere noi stessi in base alle scelte che facciamo,a come ci rapportiamo con le persone, quante volte ridiamo al giorno,quante piangiamo alla settimana .

Voglio dire che per prendere consapevolezza di sè serve tempo,un pò come il ‘caricamento in corso’ del cellulare ma un buon punto di partenza sia osservare e osservarsi. Poi certo,ci sono anche gli altri. Le persone che ci stanno intorno,che ci vogliono bene sono importanti durante questo processo. Ma il punto di partenza siamo noi. Se non siamo noi i primi a metterci d’impegno,ma soprattutto ad essere onesti con noi stessi e a riconoscerci meriti e sconfitte, il processo sarà solo più lungo e tortuoso.

Quando diventi consapevole di ciò che sei,poi,non esiste alcun tranello: sei una persona sola. E sei sempre la stessa. Certo,puoi divertiti,puoi approcciarti ai Social con leggerezza,usarli,imitare,ma se hai consapevolezza di chi sei,tutto il resto è un gioco a cui hai deciso di giocare e niente di più.

‘…caricamento in corso…’

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