Il silenzio fa rumore

Trovare l’incipit di questa favola è stata quasi un’impresa: non era mai quello giusto. Poi,il mio professore,un tipetto dai capelli bianchi e gli occhi color ghiaccio,se ne è uscito con ‘Civiltà del Rumore’. La parola ‘Rumore’ nel mio titolo c’era!!! Eccolo,trovato!

Fa rumore la sveglia che ci sveglia la mattina,la moka che ci avvisa che il caffè è pronto,l’acqua della doccia che scorre,il traffico per strada,le parole che ci scambiamo,i momenti di silenzio che ci prendiamo…e potremmo allungare la lista chissà ancora per quanto! Sì,anche il silenzio fa rumore. A volte più rumore del rumore vero. Siamo noi con il nostro fardello e diciamocelo,nel nostro cervello, non viaggiano solo ‘pensieri felici’.Questo implica farsi altre domande,trovare risposte,rimetterle in discussione,ricambiare domande e quindi rimodificare anche le risposte. Una centrifuga che neanche quella della mia lavatrice!

Ma c’è una buona notizia: significa che il nostro cervello funziona! Anzi,è in piena attività! Per quanto a volte preferiremmo che se ne stesse in panchina,fermo a prendersi un respiro,lui sgambetta,fa giri impensabili,ripassa dal via…instancabile!
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Il nostro cervello funziona. Anzi,è in piena attività!

Come ogni attività che si rispetti servono allenamento,fiato,determinazione,costanza,concentrazione…

Ognuno di noi,a proprio modo,ha messo tutto questo durante i chilometri della ‘Maratona Alzheimer’: Cesena-Cesenatico .

Tutti sappiamo che l’Alzheimer è una malattia degenerativa del cervello,progressivamente invalidante e con esordio prevalentemente in età presenile(oltre i 65 anni). Il sintomo precoce più comune è la difficoltà nel ricordare eventi recenti,fino ad arrivare al disorientamento,ai cambiamenti repentini d’umore,all’incapacità di prendersi cura di sè.

Sedici chilometri scanditi dal rumore delle scarpe che toccano l’asfalto,respiri(a tratti affannati),merende,musica.

Sedici chilometri di rumore e non di silenzio,a simboleggiare quanto sia importante lo sport nella prevenzione di certe malattie.

Quando l’Alzheimer si mangia pian piano parti del nostro cervello,si mangia anche storie,informazioni,sorrisi.

E allora noi,che possiamo fare?!

Possiamo allenarlo! 

 

...funzioniamo se funzionano le nostre gambe e il nostro cervello…

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