ORDINARIA MAGIA

“Vi siete annoiati?” ci chiede Daniele dopo “nonsoquantotempo” seduti in meditazione…

Dopo due giorni seduti e diversi momenti di meditazione, la domenica pomeriggio con un paio di tramezzini e un uovo sodo in pancia, capite anche voi che più che meditare viene una gran voglia di svenire sul tappetino e impedire alla testa di crollare come fanno le nonne davanti alla tv…. sedere tranquilli in meditazione diventa praticamente impossibile!

“Un pochino…” risposta timida del gruppo mendace.

“Ma non abbastanza, dovete annoiarvi molto di più” tuona Daniele “perplimendo”(come direbbe Rokko Guzzanti Smitherson) alquanto il gruppo!

Ecco si, ANNOIARSI è una cosa da imparare di nuovo; accettare e coltivare uno spazio in cui non fare assolutamente nulla, fissare lo sguardo a terra sfocandolo nel vuoto, braccia rilassate che cadono verso il basso e attenzione al respiro o all’espiro, ad un punto o a quel che decidiamo. Arriva un pensiero e lo riconosciamo, lo lasciamo andare e torniamo al respiro; ritorna un pensiero (magari pensiamo che stiamo pensando….) e di nuovo torniamo a quel respiro.

Passa il tempo e iniziamo a scalpitare, il corpo si stanca, vuole muoversi e la mente reclama un qualcosa da fare, da pensare, almeno: pensieri continui che sono cibo per una mente bulimica che non si ferma mai e divora ogni energia continuando a saltare impazzita in ogni direzione, senza tregua.

Come imparare a vivere ogni momento con presenza e profondità? Come dedicarsi completamente e intensamente ad ogni cosa che facciamo, ad ogni persona che incontriamo se siamo abituati a pensare e fare dieci cose contemporaneamente?

Il mito del multitasking che ci hanno inculcato per renderci schiavi ancora più efficienti di un sistema produttivo folle e perverso, va demolito. Pensiamo di fare più cose contemporaneamente ma le facciamo solo peggio e in modo distratto, non ascoltiamo veramente, non abbracciamo sinceramente, non sentiamo pienamente. E questo accade anche con i figli, con gli amici, i colleghi…

Non siamo diventati uomini e donne più efficienti in realtà, siamo solo più distratti e rischiamo di non vedere più la MAGIA di ogni momento (speciale) di vita ORDINARIA, reclamando o “comprando” momenti STRA-ordinari per sentirci vivi.

Ma se bastasse fermarsi ad annusare un fiore?

Namaste

Eli