Sono uscita di casa con il giubbotto di jeans della ‘Lee’ di mio babbo: maxi e decisamente vintage. Un pò di strada e fa subito caldo,devo toglierlo.
Qualcuno si aggira per la città con il trolley e abbigliamento decisamente estivo: gli ultimi sprazzi di vacanza.
Mi volto e le vetrine dei negozi paiono indecise:fa capolino l’invernale ma sullo sfondo ‘sconti fino al 50%’.
Metà Settembre.
Le mamme aiutano i figli a ricoprire i quaderni e appiccicarci le etichette con nome cognome e classe;
carichi di propositi qualcuno corre a pagare un abbonamento annuale in palestra;
la Nico si preoccupa di allestire a nuovo la vetrina.
Metà settembre. Tralasciando il mio personale stato confusionale ( che stagione è,quali sono gli impegni invernali…) e la cura che metto nel preparare lo zaino,nonostante cominci il 5° anno di università e non la 5°elementare,Settembre l’ho sempre vissuto come un (ri)inizio.
Capita anche a voi di ragionare ad ‘anno scolastico’?!
…forse è solo l’ennesima costruzione mentale. L’ennesimo perimetro a ciò che voglio mettere al riparo: volti,ritardi,storie,emicrania,certezze,cali di zucchero,incastri…
E i cambi di programma?! Gli imprevisti?!…Dove stanno?! Fuori o dentro questo perimetro?! …
Nel frattempo che ci pensiamo e tentiamo di abbozzare una risposta,è da stamattina che mi risuona in testa un motivetto di qualche anno fa e non posso tenerlo solo per me...’Waves after waves’…onda dopo onda…
…Che le onde non hanno nè limiti,nè limitazioni…